mercoledì 21 gennaio 2009

Ricordo e Ritratto di un pomeriggio

Per un amico - S.U.

Ricordo e Ritratto di un pomeriggio

Ci conosciamo camminando.

I nostri passi accolti da luoghi familiari
(impronte scricchiolanti sulla sabbia invernale).
Ma come essi,
che sotto i mutevoli cieli - ora tersi ora grigi -
ci lasciano certezza di memoria
e fresche corrispondenze,
così noi,
che siamo gli stessi sempre,
arricchiamo la presenza
con comunione di verbo:
custode dei misteri delle nostre anime,
sacerdote di sogni,
aedo di vite.

Una nave, con sordo rumore,
solca le acque placide,
mentre le barche ormeggiate oscillano
al suono delle arpe eoliche.

I passi ritmati su assi secche di legno.

Ci conosciamo camminando.

giovedì 8 gennaio 2009

To D. (my nephew) - in the day of his first birthday

Ti guardo
mentre tu mi guardi:
occhi aperti e attenti
e una smorfia sul tuo volto
che ben presto diventa
largo sorriso.

Ti guardo:
contento dei tuoi versi
di piccola creatura,
stupito.

Sei l'incarnazione di un amore
di cui non sono capace,
un mistero che non riesco
a comprendere:
invidiato in chi lo possiede
senza curarsi della questioni metafisiche,
odiato in me
poichè la sua felicità
fu solo preludio a un lungo dolore.

Ti guardo ancora
mentre scruti attentamente
chi ti circonda:
ogni oggetto e
ogni movimento è
ai tuoi occhi
scoperta e incanto.

Sporge da una sedia
un legaccio di un cuscino,
piccolo nastro di raso grigio:
diviene per te
un nuovo gioco
che vivi intensamente
comunicando la tua gioia
con brevi risate e alcuni
allegri scatti del corpo.

Tutti sorridono.

Io sorrido
e
fissando ancora i tuoi movimenti,
prego:

meraviglia e gioia
siano il tuo passo destro
e il tuo passo sinistro,
speranza il tuo sguardo,
amore il sangue che ostinato scorre nel tuo corpo,
misericordia le tue mani,
grazia la tua bocca;

come vento audace
possa tu erodere la monotonia
del mondo a cui da poco sei nato,
modellando forme nelle dune,
passando tra i rami fermi,
donando sollievo nel giorno afoso.