Sto per diventare zio. Secondo i calcoli la "d-week" (è difficile parlare di giorno in questo caso) dovrebbe essere la terza settimana di Gennaio. La cosa certa è che sarà un bimbo. Ma la questione che attanaglia solitamente i molti (maschietto o femminuccia?) non mi è passata nemmeno per un momento per la testa: un neonato è un meraviglioso dono di Dio, e il fatto che sia maschio o femmina è come voler cambiare il colore della carta di impacchettatura di un regalo di per sè preziossisimo e inestimabile (forse la metafora è povera ma spero che abbia veicolato nel modo opportuno il mio pensiero).
Non ho parole adeguate per descrivere l'emozione; sto ancora cercando di dare una forma a tutto il flusso di pensieri (bellissimi) che mi passano per la testa; la gioia poi aumenta se mi guardo intorno. Infatti, vedo mamma intenta a preparare, ora all'uncinetto ora alla macchina da cucire, corredi da bimbo; papà continua a mantenere un certo savoir-fair ma in realtà dentro è già "sciolto" (lo capisci dal fatto che alle altre persone parla continuamente del futuro nipote). I nonni vanno sperimentando un misto di tenerezza e commozione all'idea di essere bis-nonni.
E il resto della famiglia è ugualmente entusiasta.
Io, futuro zio, non faccio che ballare e "danzare" all'idea; oggi poi faccio fatica a contenere la frenesia di consegnare uno dei primi regali al mio futuro nipotino. Con mio papà partiremo per andare dai miei "cuccioli" (così chiamo mia sorella Sharon e mio cognato Fabio -detto "Di Ninno"; essendo io più vecchio, mi sento come una fratellone maggiore, ed effettivamente lo sono, eh eh..). Sono sicuro che con Fabio cominceremo a fantasticare sulle attività del pargolo suscitando le risate di mia sorella. Comunque, siccome sono irrefrenabilmente contento, ho deciso, in un "eccesso di follia" di fotografare il regalo: un bellissimo paio di Converse blu (proprio come quelle dello zio).
Siete pregati di intenerirvi insieme a me.